75. 2 agosto 2007, n. 146. pen. Il prezzo per unità di misura si riferisce ad una quantità dichiarata conformemente alle disposizioni in vigore. Oneri di informazione. 4- bis. b) l’applicazione delle disposizioni normative, comunitarie o nazionali, in materia di salute e sicurezza dei prodotti; 3. 3. I prodotti o le confezioni dei prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, riportano, chiaramente visibili e leggibili, almeno le indicazioni relative: f) alle istruzioni, alle eventuali precauzioni e alla destinazione d’uso, ove utili ai fini di fruizione e sicurezza del. Da allora il consumo di sigari sta ritornando di moda e nel 1997 la superficie coltivata era raddoppiata. Indicazioni in lingua italiana. h) impegnarsi a fornire l’assistenza post-vendita a consumatori con i quali il professionista ha comunicato prima dell’operazione commerciale in una lingua diversa dalla lingua ufficiale dello Stato membro in cui il professionista e’ stabilito e poi offrire concretamente tale servizio soltanto in un’altra lingua, senza che questo sia chiaramente comunicato al consumatore prima del suo impegno a concludere l’operazione; A tale fine, l’Autorita’ si avvale dei poteri investigativi ed esecutivi di cui al citato regolamento 2006/2004/CE anche in relazione alle infrazioni non transfrontaliere. 11. a) ingannevoli di cui agli articoli 21, 22 e 23 o Per Lorenzo D'Avack, presidente del Comitato nazionale per la bioetica, il pass deve essere... Ai microfoni di Silvia Toffanin Raffaele Renda si racconta: qual è la verità sulla... Secondo il Daily Beast , la moglie sarebbe stata furiosa per gli incontri con il milionario accusato... Isola dei Famosi L'ex conduttrice Rai ha perso parecchi chili dopo la sua avventura nel reality show... Visualizza tutte le notizie per questa localit&agrve; © Italiaonline S.p.A. 2021Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. 1. 2. b) prodotti di diversa natura posti in una stessa confezione; Ove la pratica commerciale sia stata assentita con provvedimento amministrativo, preordinato anche alla verifica del carattere non scorretto della stessa, la tutela dei soggetti e delle organizzazioni che vi abbiano interesse, e’ esperibile in via giurisdizionale con ricorso al giudice amministrativo avverso il predetto provvedimento. 3. 1. Salvo che il fatto costituisca reato, e fatte salve le disposizioni ed il regime sanzionatorio stabiliti per i contratti a distanza, così come disciplinati alla parte III, titolo III, capo I, sezione II , dall’articolo 50 all’articolo 61, del codice, nonché le ulteriori disposizioni stabilite in materia di pubblicità, alle televendite sono applicabili altresì le sanzioni di cui all’articolo 2, comma 20, lettera c), della legge 14 novembre 1995, n. 481, e di cui all’articolo 1, comma 31, della legge 31 luglio 1997, n. 249(1). 2. d) “pratiche commerciali tra professionisti e consumatori” (di seguito denominate: “pratiche commerciali”): qualsiasi azione, omissione, condotta o dichiarazione, comunicazione commerciale ivi compresa la pubblicita’ e la commercializzazione del prodotto, posta in essere da un professionista, in relazione alla promozione, vendita o fornitura di un prodotto ai consumatori; 5. c) gli estremi e la sintesi delle decisioni significative riguardo a controversie, comprese quelle adottate dagli organi di composizione extragiudiziale (1). Per lo svolgimento dei compiti di cui al comma 1 l’Autorita’ puo’ avvalersi della Guardia di finanza che agisce con i poteri ad essa attribuiti per l’accertamento dell’imposta sul valore aggiunto e dell’imposta sui redditi. Pratiche commerciali scorrette Uff. 2. (1) Così rettificato in Gazz. Le medesime disposizioni si applicano altresì agli spot di televendita (1). v) descrivere un prodotto come gratuito o senza alcun onere, se il consumatore deve pagare un supplemento di prezzo rispetto al normale costo necessario per rispondere alla pratica commerciale e ritirare o farsi recapitare il prodotto; Divieto delle pratiche commerciali scorrette. 1. 3. 2. La televendita non deve arrecare pregiudizio morale o fisico ai minorenni e deve rispettare i seguenti criteri a loro tutela: bb) lasciare intendere, contrariamente al vero, che i servizi post-vendita relativi a un prodotto siano disponibili in uno Stato membro diverso da quello in cui e’ venduto il prodotto (1) . g) “responsabile del codice”: qualsiasi soggetto, compresi un professionista o un gruppo di professionisti, responsabile della formulazione e revisione di un codice di condotta ovvero del controllo del rispetto del codice da parte di coloro che si sono impegnati a rispettarlo; 1. Il pagamento delle sanzioni amministrative di cui al presente articolo deve essere effettuato entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento dell’Autorita’ (7). Con il provvedimento che vieta la pratica commerciale scorretta, l’Autorita’ dispone inoltre l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000,00 euro a 5.000.000 euro, tenuto conto della gravita’ e della durata della violazione. ARTICOLO N.27 In caso di inottemperanza, senza giustificato motivo, a quanto disposto dall’Autorita’ ai sensi dell’articolo 14, comma 2, della legge 10 ottobre 1990, n. 287, l’Autorita’ applica una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000,00 euro a 20.000,00 euro. (3) A norma dell’articolo 23, comma 12-quinquiesdecies, del D.L. 3. 1. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 1, restano in vigore le disposizioni di cui al decreto del Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato 8 febbraio 1997, n. 101. 7. d) asserire, contrariamente al vero, che un professionista, le sue pratiche commerciali o un suo prodotto sono stati autorizzati, accettati o approvati, da un organismo pubblico o privato o che sono state rispettate le condizioni dell’autorizzazione, dell’accettazione o dell’approvazione ricevuta; La fata benefica, protettrice della casa che frequenta. f) invitare all’acquisto di prodotti ad un determinato prezzo e successivamente: 460 Gli imputati dopo lo stralcio di alcune posizioni 600 I giornalisti accreditati. h) gelati monodose; 1. f) prodotto preconfezionato: l’unità di vendita destinata ad essere presentata come tale al consumatore ed alle collettività, costituita da un prodotto e dall’imballaggio in cui è stato immesso prima di essere posto in vendita, avvolta interamente o in parte in tale imballaggio ma comunque in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata. (1) Per le modalita’ attuative delle disposizioni in materia di pubblicita’ dei prezzi praticati dai distributori di carburanti per autotrazione, di cui al presente comma, vedi il D.M. È fatto obbligo di esporre in modo visibile dalla carreggiata stradale i prezzi praticati al consumo (1). e) la necessita’ di una manutenzione, ricambio, sostituzione o riparazione; Anche nei settori regolati, ai sensi dell’articolo 19, comma 3, la competenza ad intervenire nei s) affermare, contrariamente al vero, che un prodotto ha la capacita’ di curare malattie, disfunzioni o malformazioni; Gli articoli 23 e 26 riportano l’elenco delle pratiche commerciali, rispettivamente ingannevoli e aggressive, considerate in ogni caso scorrette (1) . (1) Articolo modificato dall’articolo 1 del D.Lgs. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito con, modificazioni dalla Legge 24 marzo 2012, n. 27. d) all’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente t) comunicare informazioni inesatte sulle condizioni di mercato o sulla possibilita’ di ottenere il prodotto allo scopo d’indurre il consumatore all’acquisto a condizioni meno favorevoli di quelle normali di mercato; c) agli oggetti d’arte e d’antiquariato. f) “codice di condotta”: un accordo o una normativa che non e’ imposta dalle disposizioni legislative, regolamentari o amministrative di uno Stato membro e che definisce il comportamento dei professionisti che si impegnano a rispettare tale codice in relazione a una o piu’ pratiche commerciali o ad uno o piu’ settori imprenditoriali specifici; Capo I L’Autorita’, d’ufficio o su istanza di ogni soggetto o organizzazione che ne abbia interesse, inibisce la continuazione delle pratiche commerciali scorrette e ne elimina gli effetti. Il prezzo, che sarebbe stato anche congruo per un metro quadrato di bandiera del 1907, non lo è certo per una che misura 3 metri per 2 e che dovrebbe spuntare almeno 400 euro. 2 agosto 2007, n. c) effettuare ripetute e non richieste sollecitazioni commerciali per telefono, via fax, per posta elettronica o mediante altro mezzo di comunicazione a distanza, fuorche’ nelle circostanze e nella misura in cui siano giustificate dalla legge nazionale ai fini dell’esecuzione di un’obbligazione contrattuale, fatti salvi l’articolo 58 e l’articolo 130 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196; g) prodotti di fantasia; 1-bis. 1. b) effettuare visite presso l’abitazione del consumatore, ignorando gli inviti del consumatore a lasciare la sua residenza o a non ritornarvi, fuorche’ nelle circostanze e nella misura in cui siano giustificate dalla legge nazionale ai fini dell’esecuzione di un’obbligazione contrattuale; 1. a) ai prodotti forniti in occasione di una prestazione di servizi, ivi compresa la somninistrazione di alimenti e bevande; Sono consentite indicazioni che utilizzino espressioni non in lingua italiana divenute di uso comune. Capo II Particolari modalità di informazione È vietata la televendita che offenda la dignità umana, comporti discriminazioni di razza, sesso o nazionalità, offenda convinzioni religiose e politiche, induca a comportamenti pregiudizievoli per la salute o la sicurezza o la protezione dell’ambiente. È ammessa l’indicazione del prezzo per unità di misura di multipli o sottomultipli, decimali delle unità di misura, nei casi in cui taluni prodotti sono generalmente ed abitualmente commercializzati in dette quantità. Educazione del consumatore. a) alla denominazione legale o merceologica del prodotto; ARTICOLO N.11 21/2014. f) esigere il pagamento immediato o differito o la restituzione o la custodia di prodotti che il professionista ha fornito, ma che il consumatore non ha richiesto, salvo quanto previsto dall’articolo 66- sexies, comma 2 (2); Ambito di applicazione. I consumatori, i concorrenti, anche tramite le loro associazioni o organizzazioni, prima di avviare la procedura di cui all’articolo 27, possono convenire con il professionista di adire preventivamente, il soggetto responsabile o l’organismo incaricato del controllo del codice di condotta relativo ad uno specifico settore la risoluzione concordata della controversia volta a vietare o a far cessare la continuazione della pratica commerciale scorretta. (1) Articolo sostituito dall’articolo 1 del D.Lgs. b) l’indirizzo geografico e l’identita’ del professionista, come la sua denominazione sociale e, ove questa informazione sia pertinente, l’indirizzo geografico e l’identita’ del professionista per conto del quale egli agisce; a) una qualsivoglia attivita’ di commercializzazione del prodotto che ingenera confusione con i prodotti, i marchi, la denominazione sociale e altri segni distintivi di un concorrente, ivi compresa la pubblicita’ comparativa illecita; g) informare esplicitamente il consumatore che, se non acquista il prodotto o il servizio saranno in pericolo il lavoro o la sussistenza del professionista; E‘ considerata, altresì, scorretta la pratica commerciale che richieda un sovrapprezzo dei costi per il completamento di una transazione elettronica con un fornitore di beni o servizi (3). La pubblicità in tutte le sue forme ed i cataloghi recano l’indicazione del prezzo per unità di misura quando è indicato il prezzo di vendita, fatti salvi i casi di esenzione di cui all’articolo 16. r) affermare che alcuni prodotti possono facilitare la vincita in giochi basati sulla sorte; 3 gennaio, n. 2. A [] 'A Bella 'Mbriana. 1. d) l’applicazione delle disposizioni normative relative allo stabilimento, o ai regimi di autorizzazione, o i codici deontologici o altre norme specifiche che disciplinano le professioni regolamentate, per garantire livelli elevati di correttezza professionale. i) “invito all’acquisto”: una comunicazione commerciale indicante le caratteristiche e il prezzo del prodotto in forme appropriate rispetto al mezzo impiegato per la comunicazione commerciale e pertanto tale da consentire al consumatore di effettuare un acquisto; TITOLO III Le televendite non devono contenere dichiarazioni o rappresentazioni che possono indurre in errore gli utenti o i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni, in particolare per ciò che riguarda le caratteristiche e gli effetti del servizio, il prezzo, le condizioni di vendita o di pagamento, le modalità della fornitura, gli eventuali premi, l’identità delle persone rappresentate. (4) Comma modificato dall’articolo 1, comma 6, lettera b), del D. Lgs. La prospettazione di un male ingiusto, come la divulgazione di lettere o di documenti compromettenti, può integrare il delitto di estorsione, pur quando si persegua un giusto profitto e il negozio concluso a seguito di essa si riveli addirittura vantaggioso per il soggetto destinatario della minaccia. Si applicano le disposizioni previste dall’articolo 14, commi 2, 3 e 4, della legge 10 ottobre 1990, n. 287. Fermo restando quanto previsto in ordine ai poteri di accertamento degli ufficiali e degli agenti di polizia giudiziaria dall’articolo 13 della predetta legge 24 novembre 1981, n. 689, all’accertamento delle violazioni provvedono d’ufficio o su denunzia, gli organi di polizia amministrativa. c) al Paese di origine se situato fuori dell’Unione europea (1) ; Le indicazioni di cui al comma 1, lettera f), dell’articolo 6 possono essere riportate, anziché sulle confezioni o sulle etichette dei prodotti, su altra documentazione illustrativa che viene fornita in accompagnamento dei prodotti stessi. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito con modificazioni dalla Legge 24 marzo 2012, n. 27 . 5. A "voltabraccio". n) “professione regolamentata”: attivita’ professionale, o insieme di attivita’ professionali, l’accesso alle quali e il cui esercizio, o una delle cui modalita’ di esercizio, e’ subordinata direttamente o indirettamente, in base a disposizioni legislative, regolamentari o amministrative, al possesso di determinate qualifiche professionali. ARTICOLO N.6 i) prodotti non alimentari che possono essere venduti unicamente al pezzo o a Iniziata la procedura davanti ad un organismo di autodisciplina, le parti possono convenire di astenersi dall’adire l’Autorita’ fino alla pronuncia definitiva, ovvero possono chiedere la sospensione del procedimento innanzi all’Autorita’, ove lo stesso sia stato attivato anche da altro soggetto legittimato, in attesa della pronuncia dell’organismo di autodisciplina. (1) Articolo sostituito dall’articolo 1 del D.Lgs. Le pratiche commerciali che, pur raggiungendo gruppi piu’ ampi di consumatori, sono idonee a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico solo di un gruppo di consumatori chiaramente individuabile, particolarmente vulnerabili alla pratica o al prodotto cui essa si riferisce a motivo della loro infermita’ mentale o fisica, della loro eta’ o ingenuita’, in un modo che il professionista poteva ragionevolmente prevedere, sono valutate nell’ottica del membro medio di tale gruppo. 1. Una pratica commerciale e’ altresi’ considerata un’omissione ingannevole quando un professionista occulta o presenta in modo oscuro, incomprensibile, ambiguo o intempestivo le informazioni rilevanti di cui al comma 1, tenendo conto degli aspetti di cui al detto comma, o non indica l’intento commerciale della pratica stessa qualora questi non risultino gia’ evidente dal contesto nonche’ quando, nell’uno o nell’altro caso, cio’ induce o e’ idoneo a indurre il consumatore medio ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso. a) i tempi, il luogo, la natura o la persistenza; Il presente titolo non pregiudica: e) ai materiali impiegati ed ai metodi di lavorazione ove questi siano determinanti per la qualità o le caratteristiche merceologiche del prodotto Fatto salvo quanto previsto nella parte IV, titolo II, e salvo che il fatto costituisca reato, per quanto attiene alle responsabilità del produttore, ai contravventori al divieto di cui all’articolo 11 si applica una sanzione amministrativa da 516 euro a 25.823 euro. L’educazione dei consumatori e degli utenti è orientata a favorire la consapevolezza dei loro diritti e interessi, lo sviluppo dei rapporti associativi, la partecipazione ai procedimenti amministrativi, nonché la rappresentanza negli organismi esponenziali. m) “decisione di natura commerciale”: la decisione presa da un consumatore relativa a se acquistare o meno un prodotto, in che modo farlo e a quali condizioni, se pagare integralmente o parzialmente, se tenere un prodotto o disfarsene o se esercitare un diritto contrattuale in relazione al prodotto; tale decisione puo’ portare il consumatore a compiere un’azione o all’astenersi dal compierla; Qualora il mezzo di comunicazione impiegato per la pratica commerciale imponga restrizioni in termini di spazio o di tempo, nel decidere se vi sia stata un’omissione di informazioni, si tiene conto di dette restrizioni e di qualunque misura adottata dal professionista per rendere disponibili le informazioni ai consumatori con altri mezzi. ARTICOLO N.26 1. 9. La crescita del consumo di sigarette, con il conseguente calo di quello di sigari, ha causato un crollo della domanda di questo tipo di tabacco che ha raggiunto il minimo nel 1992 con solo 8 km² coltivati. ARTICOLO N.28 ARTICOLO N.15 a) prodotti commercializzati sfusi che, in conformità alle disposizioni di esecuzione della legge 5 agosto 1981, n. 441, e successive modificazioni, recante disposizioni sulla vendita a peso netto delle merci, possono essere venduti a pezzo o a collo; I codici di condotta di cui al comma 1 sono comunicati, per la relativa adesione, agli operatori dei rispettivi settori e conservati ed aggiornati a cura del responsabile del codice, con l’indicazione degli aderenti. e) qualsiasi minaccia di promuovere un’azione legale ove tale azione sia manifestamente temeraria o infondata (1) . 6 luglio 2012, n. 95. Ricordo che fino al 1992, quando l’Italia era ancora una democrazia vera, non si pagavano tasse sulla casa, l’Imu non c’era, e giustamente, perché si devono pagare le tasse sui redditi, e una casa non è un reddito. b) non esortare i minorenni a persuadere genitori o altri ad acquistare tali prodotti o servizi; (1) Articolo sostituito dall’articolo 1 del D.Lgs. ARTICOLO N.20 Verbale di invalidità civile Il codice icd9 rientra all’interno della compilazione […] Andiamo quindi a scoprire le sue caratteristiche e il suo utilizzo corretto. In caso di contrasto, le disposizioni contenute in direttive o in altre disposizioni comunitarie e nelle relative norme nazionali di recepimento che disciplinano aspetti specifici delle pratiche commerciali scorrette prevalgono sulle disposizioni del presente titolo e si applicano a tali aspetti specifici. La misura della sanzione è determinata, in ogni singolo caso, facendo riferimento al prezzo di listino di ciascun prodotto ed al numero delle unità poste in vendita. (1) Comma modificato dall’articolo 1, comma 5, del D.Lgs. b) il ricorso alla minaccia fisica o verbale; 1. Con il medesimo provvedimento puo’ essere disposta, a cura e spese del professionista, la pubblicazione della delibera, anche per estratto, ovvero di un’apposita dichiarazione rettificativa, in modo da impedire che le pratiche commerciali scorrette continuino a produrre effetti. La televendita non deve esortare i minorenni a stipulare contratti di compravendita o di locazione di prodotti e di servizi. PRATICHE COMMERCIALI, PUBBLICITA’ E ALTRE COMUNICAZIONI COMMERCIALI (1) 2 agosto 2007, n. 146. 4. (2) Comma modificato dall’articolo 7, comma 2, del D.L. Nei casi riguardanti comunicazioni commerciali inserite sulle confezioni di prodotti, l’Autorita’, nell’adottare i provvedimenti indicati nei commi 3 e 8, assegna per la loro esecuzione un termine che tenga conto dei tempi tecnici necessari per l’adeguamento. 6 agosto 2015, n. 130. Crescenzio Sepe, Il giubileo. 2 agosto 2007, n. c) prodotti commercializzati nei distributori automatici; e) salvo quanto previsto dal decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e successive modificazioni, includere in un messaggio pubblicitario un’esortazione diretta ai bambini affinche’ acquistino o convincano i genitori o altri adulti ad acquistare loro i prodotti reclamizzati; Sono da considerarsi tali i seguenti prodotti: a) “consumatore”: qualsiasi persona fisica che, nelle pratiche commerciali oggetto del presente titolo, agisce per fini che non rientrano nel quadro della sua attivita’ commerciale, industriale, artigianale o professionale; a) le caratteristiche principali del prodotto in misura adeguata al mezzo di comunicazione e al prodotto stesso; (2) Lettera inserita dall’articolo 7, comma 1, del D.L. 2. Pratiche commerciali aggressive. Rafforzamento della tutela del consumatore in materia di televendite L’Autorita’ garante della concorrenza e del mercato e le associazioni o le organizzazioni imprenditoriali e professionali di cui all’articolo 27-bis, comunicano periodicamente al Ministero dello sviluppo economico le decisioni adottate ai sensi del presente titolo. n. 1071/1992. c) la portata degli impegni del professionista, i motivi della pratica commerciale e la natura del processo di vendita, qualsiasi dichiarazione o simbolo relativi alla sponsorizzazione o all’approvazione dirette o indirette del professionista o del prodotto; 4. Tutte le informazioni destinate ai consumatori e agli utenti devono essere rese almeno in lingua italiana. I807 - Moral suasion su Associazione Pubblici Esercizi, non aumenta il prezzo del caffè nei bar di Roma 23/06/2017 PS10047 PS10381 PS10181 PS10624 PS10642 - No show rule: sanzioni per un milione di euro per British airways e Etihad, accettati gli impegni di Iberia, KLM e Emirates e) prodotti preconfezionati che siano esentati dall’obbligo di indicazione della quantità netta secondo quanto previsto dall’articolo 9 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109, e successive modificazioni, concernenti l’attuazione delle direttive comunitarie in materia di etichettatura dei prodotti alimentari; 4. (1) Articolo sostituito dall’ articolo 1 del D.Lgs. 1. Uff. d-bis) ‘microimprese’: entita’, societa’ o associazioni che, a prescindere dalla forma giuridica, esercitano un’attivita’ economica, anche a titolo individuale o familiare, occupando meno di dieci persone e realizzando un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a due milioni di euro, ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 3, dell’allegato alla raccomandazione n. 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003 (2); Successivamente, l’articolo 1, comma 7, del D. Lgs. L’Autorita’ puo’ disporre la pubblicazione della dichiarazione dell’impegno in questione a cura e spese del professionista. 1. C he si tratti di una moto da strada, di uno scooter o di una moto da cross, per ogni modello proponiamo un'ampia selezione di batterie. (1) Articolo inserito dall’articolo 1 del D.Lgs. Che dire… le ricordo nel suo dialetto che: «’A gatta, pe’ jì ‘e pressa, facette ‘e figlie cecate». (1) Comma modificato dall’articolo 1, comma 5, del D.Lgs. 1. b) al nome o ragione sociale o marchio e alla sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell’Unione europea; c) prodotto commercializzato sfuso: un prodotto che non costituisce oggetto di alcuna confezione preliminare ed è misurato alla presenza del consumatore; ARTICOLO N.21 1314 Gli interrogatori condotti 4. TITOLO II (1) Articolo rettificato in Gazz. Quando la pratica commerciale e’ stata o deve essere diffusa attraverso la stampa periodica o quotidiana ovvero per via radiofonica o televisiva o altro mezzo di telecomunicazione, l’Autorita’, prima di provvedere, richiede il parere dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni. u) affermare in una pratica commerciale che si organizzano concorsi o promozioni a premi senza attribuire i premi descritti o un equivalente ragionevole; Se tale prova e’ omessa o viene ritenuta insufficiente, i dati di fatto sono considerati inesatti. Capo III a) l’esistenza o la natura del prodotto; 6 agosto 2015, n. 130. 1. Divieti di commercializzazione. Ad eccezione dei casi di manifesta scorrettezza e gravita’ della pratica commerciale, l’Autorita’ puo’ ottenere dal professionista responsabile l’assunzione dell’impegno di porre fine all’infrazione, cessando la diffusione della stessa o modificandola in modo da eliminare i profili di illegittimita’. 3 gennaio, n. 2 e sostituito dall’articolo 1 del D.Lgs.
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